Tarli: rimedi naturali

Invadenti insetti xilofagi, i tarli si insediano nei mobili provocando antiestetici e dannosi buchi. Si può tenere la situazione sotto controllo combattendo i tarli. Questi insetti si possono eliminare anche con soluzioni naturali, senza ricorrere ai costosi interventi specializzati.

Cosa sono i tarli

I tarli sono insetti xilofagi, che quindi si nutrono di legno ed attaccano i mobili per riprodursi nei piccoli tunnel che scavano dentro di essi, deteriorandoli in modo vistoso se lasciati agire indisturbati.
Ce ne sono per ogni qualità di legno e vanno ostacolati nella loro azione, per preservare la bellezza e l’integrità del mobile.
E’ possibile eliminarli e soprattutto tenerli sotto controllo grazie a rimedi naturali che tendono a creare situazioni non adatte al proliferare dei tarli.
I rimedi consistono innanzitutto nel debellare il più possibile l’infestazione, che si palesa con i caratteristici buchini nel legno e la presenza di una specie di polverina depositata sulle superfici sotto ai buchi, ma anche, e soprattutto, nell’evitare che i tarli trovino le condizioni favorevoli per insediarsi nel legno.

Abbiamo visto che il tarlo è un insetto che trova nel legno la condizione ideale per vivere e riprodursi. A differenza delle tarme che si nutrono di cheratina, sostanza contenuta in peli, pelli e piume, i tarli si cibano dei polimeri complessi del legno, e cioè lignina, cellulosa ed amido.
Esistono differenti specie che si introducono, si nutrono e si moltiplicano in legni diversi.

Specie di tarli

  • L’anobium punctatum è il tarlo più comune e più dannoso. Con i suoi 3 – 4 millimetri di grandezza è abitualmente definito tarlo dei mobili. Appartiene all’ordine dei coleotteri ed attacca sia i legni delle conifere che delle latifoglie, ovvero acero, castagno, faggio, noce, nocciolo, etc.
  • Lo xestobium rufovillosum è il tarlo più grande, che preferisce i legni duri di quercia, salice, pioppo, faggio, olmo, noce e frassino. E’ molto infestante e depone dalle 40 fino alle 200 uova. Molto raramente si attacca alle conifere.
  • Gli Isotteri e le termiti in natura svolgono un ruolo importante, consumando quasi un terzo della materia prodotta ogni anno dalle piante e mantenendo quindi il giusto equilibrio tra materia prodotta e materia consumata. Purtroppo esse attaccano anche le travi dei soffitti e delle costruzioni in legno.

Il ciclo riproduttivo del tarlo nel legno

Il tarlo, nel periodo dell’accoppiamento che avviene generalmente verso la fine della primavera, maggio – giugno, si insedia nel legno che trova idoneo alle sue esigenze e pratica un foro di circa un millimetro. E’ in questo buco che la femmina depone le uova, che si schiuderanno dopo circa due settimane. Le larve scavano dei tunnel nel legno e si nutrono di amido e cellulosa, scartando le fibre legnose, ovvero i residui che vediamo fuoriuscire dai buchini.

Condizioni favorevoli all’infestazione di tarli

I tarli vivono bene e si riproducono quando l’umidità va dal 50% in su. Con un grado di umidità inferiore le larve si essiccano e muoiono.
La temperatura più favorevole a questi insetti è sui 22° – 23°, ma si adattano molto bene anche a temperature più basse.
Preferiscono i mobili all’interno degli appartamenti poichè questi consentono di avere più facilmente le condizioni ottimali al loro sviluppo e non subiscono variazioni atmosferiche ed ambientali di rilievo.

Rimedi naturali

Per evitare che questi insetti quasi invisibili, eppure famelici, si nutrano dei mobili di casa, che siano di valore oppure no, bisogna fare in modo che essi non trovino le condizioni favorevoli per insediarsi e riprodursi.
Esistono diversi rimedi naturali che, con un po’ d’impegno e costanza, riescono a tenere a bada la situazione, senza costringere a dover ricorrere in seguito a sistemi più drastici ed invasivi, oltre che potenzialmente dannosi per la salute.
Vediamo di seguito tutte le strategie che la natura offre e che è possibile mettere in pratica in modo ecologico per combattere ed eliminare i tarli dai mobili di casa.

Lavanda

Un rimedio semplice e perfino piacevole per ostacolare l’insediamento dei tarli nei mobili, soprattutto armadi e cassetti, è costituito dalla lavanda. Gli insetti non amano il suo profumo e, anche a scopo preventivo, come insegnano le vecchie tradizioni, mettere dei mazzetti di fiori di lavanda nei mobili tiene lontani gli odiosi xenofobi.
Una buona abitudine, magari da ricordare al cambio di stagione, è quella di lavare cassetti ed interno dei mobili con una soluzione ottenuta con un litro di acqua, 250 ml di aceto bianco e due cucchiai abbondanti di lavanda. Il tutto va lasciato macerare per ventiquattr’ore e poi si adopera il composto ottenuto passandolo nei mobili e lasciando asciugare, prima di riempire nuovamente armadio o qualsiasi altro mobile in legno.

Eucalipto

Anche l’eucalipto risulta sgradito ai tarli, per cui è buona cosa passare periodicamente un panno imbevuto della sua essenza sulle superfici, senza dimenticare i punti più nascosti e meno raggiungibili.

Essenze sgradite

Una soluzione messa in pratica da tempi antichi consiste nell’armarsi di una siringa e tanta pazienza per iniettare, buco per buco, una soluzione di liquido sgradito alle tarme. Vanno bene essenze di agrumi o lavanda, ma bisogna considerare che è solo in primavera che le larve, prima di trasformarsi in pupe, si spostano più vicino all’esterno e quindi i trattamenti liquidi hanno più successo.

Aglio

Sembra che funzioni il naturalissimo rimedio di strofinare il mobile con spicchi di aglio, abbastanza energicamente. Poi tutto va chiuso nel cellophane, o anche avvolto con la carta trasparente in modo ermetico e lasciato così per diversi giorni. Dopo l’apertura e un buon arieggiamento, la puzza d’aglio non si sentirà più e i tarli dovrebbero essere andati via.

Congelatore

I tarli non sopravvivono al freddo eccessivo. Se l’oggetto tarlato entra nel congelatore, il sistema è efficace, ma bisogna tener conto dei danni che questo trattamento potrebbe procurare al legno.

Riparare i mobili rovinati dagli tarli

Per ridare un bell’aspetto ai mobili rovinati dai tarli, una volta eliminati insetti e larve, il mobile va passato con una delle sostanze che abbiamo visto essere sgradite ai tarli come, ad esempio, la soluzione di aceto e lavanda oppure oli essenziali di cedro e zafferano.
I buchi prodotti dagli insetti vanno chiusi con cera per legno; ci si può aiutare nel lavoro con una siringa. Si passa, se necessario, un po’ di stucco apposito per legno ed infine si conclude con una buona riverniciatura del pezzo, che riporta il legno al primitivo splendore.

Consigli generali

  • Se nel mobile si notano fori vecchi, ma senza fuoriuscita di polverina di legno, vuol dire che i tarli hanno agito e sono andati via, quindi il trattamento dovrà essere di prevenzione, più che di disinfestazione.
  • Il mobile curato regolarmente, con una pulizia effettuata con essenze naturali, ben tenuto e lucidato, è meno facilmente attaccato dai tarli. Passare la cera e lucidare il legno un paio di volte l’anno serve a renderlo molto meno appetibile per il tarlo e le sue larve.
  • Attenzione quando si acquista un mobile vecchio, o antico, o semplicemente usato. Se contiene tarli, questi possono infestare gli altri mobili di casa. Bisogna quindi controllare attentamente il suo stato e provvedere, se necessario, a renderlo sicuro, prima di introdurlo nell’ambiente.
  • Buone norme di prevenzione sono quelle di arieggiare spesso le stanze in cui sono conservati mobili di legno e di fare in modo che essi non si trovino in luoghi troppo umidi.
  • Poca luce, poca aria e formazione di condensa sono condizioni che favoriscono l’attecchimento dei tarli nei mobili e negli oggetti legno.
  • Tra tutti i mobili, le sedie meritano sempre attenzione particolare, sia perché sono tra gli oggetti di legno più facilmente attaccati dai tarli, sia perché un’infestazione consistente e trascurata di questi insetti può minacciare la sicurezza della sedia, quando si troverà a reggere pesi.

In conclusione, i tarli sono un vero nemico per mobili e suppellettili in legno, ma sconfiggerli è possibile e lo si può fare anche con rimedi naturali.
La prevenzione è possibile e, in generale, abbastanza semplice da praticare, pulendo periodicamente e arieggiando bene ambienti e legni, e serve sicuramente a mantenere i mobili in salute, senza ricorrere a sistemi drastici e poco salutari. Il legno ha i suoi nemici, ma possiamo aiutarlo a combatterli.

Leggi i commenti (3)

  • Riparare i mobili rovinati DAGLI tarli???
    L'articolo è interessantissimo e vi consulto spesso, però anche la grammatica dovete curare.
    Con affetto

  • Un rimedio drastico ma molto efficace è l'uso dell'ammoniaca. L'ideale è quella chimica che è molto concentrata, ma va bene anche quella che si trova al supermercato, sebbene sia in soluzione molto più diluita. Ci si riempie una siringa, con quantità a piacere, tenendo conto dei buchi che il tarlo stà facendo... Sia per i mobili, vecchi, nuovi o per le piante attaccate dai parassiti. L'ammoniaca non danneggia l'albero, però è micidiale sul parassita.
    Con la siringa si inietta l'ammoniaca nei buchi già visibili, volendo li si chiude poi con un pò di cera, così l'ammoniaca non si svapora facilmente verso l'esterno: la tana del parassita diventa una camera a gas. Non si sentirà più il "Cruk, Cruk..." del parassita.

  • Anche lo Slick 50 funziona bene. Sbloccante per bulloni. Una spruzzatina nel foro è il tarlo è stecchito.